L' orto sinergico
Abbiamo avviato un piccolo orto sinergico, un prototipo.
Si tratta di un modo dolce di fare agricoltura: coltivare
lasciando fare alla terra.
L'agricoltura sinergica si basa sul principio che, mentre la
terra fa crescere le piante, queste migliorano il suolo
con i loro essudati radicali, in collaborazione con
microrganismi, batteri e lombrichi. I prodotti ottenuti con
questa pratica rispettosa della terra hanno una migliore
qualità, una migliore energia, non sfruttano la terra ma la
migliorano promuovendo l'autofertilità del suolo e facendo
dell'agricoltura una pratica umana sostenibile.
Ci
piacerebbe realizzare un orto
grande,
un orto sinergico condiviso. Ognuno potrebbe
adottarne un pezzetto, e potremmo poi condividere il
raccolto. Decideremo insieme come. Saranno necessari tre o
quattro giorni di lavoro per impiantare l'orto, e poi poche
ore alla settimana per mandarlo avanti.
Se
vuoi partecipare, faccelo sapere con una mail, così, appena
siamo pronti, ti invitiamo alla prima riunione per
programmare i lavori necessari.
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Si dà forma ai cumuli
secondo un disegno che abbiamo studiato prima, e che, tenendo conto
anche dell'esposizione, ottimizza il rapporto tra i cumuli e i percorsi.
Prima di ricoprire la terra con la pacciamatura seminiamo le fave, i
ravanelli, gli agli e le cipolle. Nell'orto sinergico debbono essere
sempre presenti leguminose (che fissano l'azoto) e liliacee. |
I cumuli vengono ricoperti di paglia e
foglie.
Per camminare più comodi ed ostacolare la crescita di erbe
indesiderate, sistemiamo dei cartoni lungo i percorsi. |
Il vento di gennaio ha portato
via la pacciamatura.. Occorre rifarla... Si vedono i tubi
per l'irrigazione goccia a goccia che abbiamo sistemato
prima di ricoprire i cumuli con la paglia.
All'inizio ci vuole un po' di pazienza. Una volta cresciute
saranno le stesse piante a trattenere la pacciamatura.
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A marzo, la
vita comincia a farsi vedere... |